I cieli narrano la Gloria di Dio,

  e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.

  Il giorno al giorno ne affida il messaggio

  e la notte alla notte ne trasmette notizia.

                                                                                                                 Salmi 19:2-3

Orari sincronici. La scoperta del fenomeno

di La Papessa MW

Orari doppi (21.21), sincronici (11.11), speculari (12.21)… hanno rappresentato per me una grande incognita a lungo.

Per anni mi sono posta le stesse domande ogni qual volta che nel corso della giornata, osservando l’orario, ho captato in maniera casule determinate serie numeriche, percependo un richiamo familiare davanti alla vista di certe coppie di archetipi. Nel notare tali accostamenti seriali con costanza quotidiana, mi sono chiesta, in centinaia di occasioni, cosa rappresentassero. Soprattutto mi sono domandata come mai, attraverso essi, ho sentito risuonare in me una profonda eco, riconoscendoli dal principio come importanti e già visti.

Col passare del tempo ne ho esplorato la ciclicità, rilevando la cadenza secondo cui si manifestano, interrogandomi su cosa volessero comunicare a me o al mondo intero quei frammenti di ore che sembravano scandire un altro tipo di lasso temporale che semplicemente contemplandolo insegna qualcosa.

In uno stato di costante tensione ed inquietudine per la mia mente razionale, la quale anela a cercare risposte logiche e tangibili ai mondi sovrasensibili, ho analizzato le sensazioni percepite nell’osservazione di queste speciali sequenze, acquisendo sempre maggiore consapevolezza del fatto che evochino un livello superiore di Coscienza e interagiscano tra l’essere umano e le differenti dimensioni e materializzazioni dell’esistenza.

Man mano, la mia attenta indagine, la formazione gnostica, il modo personale di percepire la vita e indagare le semplici cose e quanto accaduto nel corso della mia esperienza, mi hanno permesso di investigare questi episodi temporali, mediante un focus più ampio, nella sua globalità.

E’ seguendo questa visione allargata che ho dedotto la presente teoria che vede la manifestazione di questi orari atipici, come è una vera e propria fenomenologia, grazie alla quale è possibile comprendere l’evoluzione e dialogare con il Divino, nostro/a Creatore – Creatrice.

Analizzati in questa veste, quindi studiati nella loro globalità di fenomeno e classificati in base al proprio intrinseco ordine, suddetti frammenti di tempo, portano alla luce il Codice  (o Logos) Aureo, un linguaggio basico e matematico che rivela l’enumerazione originaria secondo la quale si è posto in essere il Creato e lo schema che lo governa.

Essi non solo nascondono il sistema grazie a cui l’Universo, le sue molteplici dimensioni e lo stesso DNA si strutturano, ma conservano anche la storia dell’Esistenza stessa, di ogni passato, presente e futuro probabile, in cui si rende tangibile lo spazio ed il tempo.

L’osservazione delle sequenze che ho definito sincroniche (syn – kronos, con il tempo) o auree è una manifestazione estesa, un prodigio mondiale. Ad oggi interessa migliaia di persone che a vari livelli di coscienza notano con costanza la presenza di questo tipo di accostamenti numerici, ripetersi nel proprio ciclo quotidiano.

Probabilmente lo stesso lettore/lettrice di questo testo, avrà osservato con più o meno peso, il riproporsi di determinati orari centinaia di volte (es 11.11, 17.17, 10.10, 22.22 ecc).

Ormai da diversi anni infatti gente di tutto il mondo, si trova a dialogare inconsciamente con questi accoppiamenti, senza però comprenderne il reale senso o capire che la vista cadenzata di questi speciali frammenti di tempo è un fattore tutt’altro che casuale.

Invero, attraverso queste speciali serie di numeri si esprime la lingua unica e originaria che l’essere umano riconosce come familiare, seppure sia comprensibile solo agli interlocutori attenti che la indagano. Le sequenze auree sono un idioma segreto da portare all’evidenza della mente cosciente, attraverso un lavoro di indagine ed auto conoscimento che raccontano la sincronia del Cosmo, la sua evoluzione e perfezione.

E’ una manifestazione atipica importante, basata sul concetto di sincronicità[1], ovvero sulla

a-casualità degli eventi, secondo cui ogni cosa accade per un motivo e dipende da un Ordine primigenio e Supremo, insito nel Creato.

Completamente ignorato dalla scienza, questo fenomeno è stato mal interpretato da vari ricercatori e sperimentatori dell’occulto che hanno classificato le serie come “messaggi angelici o alieni”, senza però mai rilevare il mistero nella sua totalità e complessità, né dimostrarne l’importanza reale che gli stessi sottendono.

Personalmente ho iniziato a notare e indagare le sequenze auree dal 2010, riconoscendo in esse, da subito, una sorta di campanello cosmico, una “chiamata da altri piani”, la cui semplice contemplazione evoca qualcosa. Nel corso dei miei studi, elaborando i dati, ho potuto comprendere che esse agiscono in base al Principio di Risonanza[2] e che nella totalità, costituiscono un vero e proprio idioma, base di ogni loquela, interamente da decriptare. Sono infatti una “lingua matrice” che ha codificato la realtà, rendendola tangibile.

Grazie a questo linguaggio è possibile entrare in relazione con l’Artefice del Fenomeno che nel Tempo, ha lasciato la possibilità per gli esseri umani di recuperare un dialogo ormai dimenticato e sempre in esso, ha trascritto la propria firma.

Tratto da Le Chiavi del Tempo. Il Codice del sincronismo cosmico


[1] La sincronicità è un concetto introdotto dallo psicoanalista Carl Gustav Jung nel 1950, definito come «un principio di nessi a-causali» che consiste in un legame tra due eventi che avvengono in contemporanea, connessi tra loro, ma non in maniera causale.

[2]La risonanza è un fenomeno fisico che si verifica quando un sistema oscillante forzato viene sottoposto a sollecitazione periodica di frequenza pari all’oscillazione propria del sistema stesso, con effetto di progressiva amplificazione dell’oscillazione.